Festival delle Arti Contemporanee
Siamo lieti di condividere con voi le immagini dei giorni del festival che ci hanno scaldato il cuore in tempo pandemico, iniziamo dal principio… 21 Agosto 2020 Festival delle Arti Contemporanee COVID-19 DADA EXPERIENCE performance poetica del duo Bottari-Andreani, l’allestimento della Limonaia di Villa Strozzi a Firenze con le opere di Chiara Dharma Toniolo, Sofia Fresia, Alerti Alerti, Chiara Cammelli, Cecilia Chiavistelli, Aurora Bresci, Eliot, Enrico Guerrini, Maya Lopez Muro, le performance di Alerti Alerti Bottari-Andreani, Camilla Giani e i video artisti Airlines-guroga Airlines Marco Bartolini Videoartevirale Citron-Lunardi. “E ancora le centinaia di cartoline che sono arrivate da ogni dove dal Texas alla Spagna, dall’Ungheria agli USA, dal Venezuela alla martoriata Lombardia con le quali siamo felici di creare il primo nucleo dell ARCHIVIO FACTORY MAIL ART”. Afferma pal prof.ssa Simona Dipasquale, il presidente dell’Associazione Factory Athena.
Visita alla Galleria G43 di Prato
Alla Galleria G43 di Prato, dopo la visita è stata inserita una mia opera alla collezione permanente Con Ina Ripari, Barbara Neri e Enzo Correnti
Immagini in movimento
Dal 7 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020 presso la libreria Libraccio si terrà la mostra di opere pittoriche di Sabrina Danielli e Cecilia Chiavistelli, dal titolo “Immagini in movimento”. 15 lavori su tela di grandi dimensioni “vestiranno” di immagini colorate il parapetto in cristallo che circoscrive il piano superiore. Rappresentano le ultime opere realizzate durante l’anno 2019 e che le autrici desiderano presentare insieme. Un lungo percorso lega Sabrina e Cecilia, dalle origini, senesi, fino a oggi entrambe viventi nell’area fiorentina. Un legame che ha dato vita a questa esposizione in un procedere tra incontro e confronto. Infatti non ci sono stati momenti di unione professionale tra le due artiste ma uno scambio lontano di un pensiero e una ricerca che accomuna entrambe. Le opere che Sabrina Danielli presenta in mostra sono frutto dell’ultimo periodo di lavoro. Si tratta di lavori polimaterici su supporti di riciclo che vanno dal legno alla yuta al cartone. La ceramica e la terracotta che dialogano con gli altri materiali sono inserti modellati e cotti nel laboratorio di Prato che l’artista periodicamente apre al pubblico. – scrive di lei Piergiacomo Petrioli, e aggiunge – … i colori dei materiali con i colori dipinti costruiscono all’interno del quadro percorsi e variegati mondi, itinerari di emozioni, mappe di sensazioni, strade e vie estetiche“. Di Cecilia Chiavistelli, il giornalista e critico d’arte Alessandro Lazzeri scrive: “… riesce a creare dipinti di straordinaria consistenza che trascendono la fragilità della carta, evidenziando la tendenza a indagare e a sfruttare la vitalità organica della materia e le sue possibilità espressive. Se i valori tattili, insieme al movimento, sono dunque le qualità che permettono a un oggetto raffigurato di essere percepito come esistente. Nei dipinti caratterizzati da un’ampia gamma di colori, si rileva la presenza di un segno che sembra articolarsi in una suggestiva narrazione che è fenomenologia di sensazioni e pensieri”. Cecilia Chiavistelli è nata a Poggibonsi, Siena. inizia con il maestro pittore senese Otello Chiti e continua, nel tempo con il maestro pittore e incisore Leopoldo Ferruzzi. Dal 1993 partecipa a vari Symposium, prima in Germania, Portogallo e Trento e più tardi in Repubblica Ceca. Inizia a esporre nel 1977 a Poggibonsi partecipando alla prima rassegna dei pittori in Valdelsa e da allora prosegue l’attività artistica con mostre personali ed esposizioni collettive in Italia e all’estero. Collateralmente lavora come graphic designer con un proprio studio alternando l’attività con periodi di stage e corsi di formazione. Dal 2007 è giornalista pubblicista. www.ceciliachiavistelli.com t. +39 335 6221093 cecilia.chiavistelli@gmail.com
Polymorphic Romanesque
Pannello realizzato unendo diversi strati di carta velina con colla vegetale per costruire la superficie materica. Il disegno è intagliato a mano. Il motivo decorativo rappresentato nel quadro è stato ricavato dalle formelle marmoree intarsiate che circondano l’Edicola d’Altare del pavimento dell’Abbazia di San Miniato al Monte, a Firenze, nei pressi del Piazzale Michelangelo. Realizzato nelle dimensioni originali, il pavimento intarsiato dalle cui formelle ho tratto ispirazione risale al 1207 ed è nel caratteristico stile romanico fiorentino con motivi geometrici e zoomorfi. Polymorphic Romanesque – cm. 87 x 3 x 87 h. – 2016